Presbiacusia: sintomi, rimedi e quando intervenire

Quali sono caratteristiche e i sintomi della presbiacusia e in cosa consiste il trattamento.

L’invecchiamento porta inevitabilmente ad una serie di complicazioni fisiologiche fastidiose che possono compromettere diverse funzionalità del nostro organismo. Per quanto riguarda l’udito, una di queste complicazioni è proprio la presbiacusia, intesa come la lenta e graduale diminuzione della capacità uditiva dovuta all’avanzare dell’età.

A seconda dello stile di vita condotto e delle condizioni genetiche, ciascun organismo invecchia diversamente e può quindi incorrere in progressioni della patologia più o meno intense; tuttavia, è possibile delineare un quadro generale delle caratteristiche e dei sintomi della presbiacusia e di come intervenire per rimediare al disturbo provocato.

Caratteristiche e sintomi

La presbiacusia, conosciuta comunemente come la sordità tipica che caratterizza le persone anziane, è provocata da un’ipoacusia neurosensoriale bilaterale che interessa inizialmente unicamente le frequenze più acute. La perdita uditiva relativa alle frequenze del linguaggio (70 – 350 Hz) comincia solo dopo i 65 anni e in particolare interessa la capacità di riconoscimento delle parole. Il problema alla base sembra essere dovuto ad una compromissione del sistema uditivo centrale, che fallisce nel riconoscere il suono come linguaggio parlato.

Come è facilmente intuibile, la compromissione della capacità di comprendere il linguaggio parlato può causare grosse difficoltà durante le attività quotidiane e può arrivare ad avere un impatto notevole sulla qualità di vita della persona, influenzandone la sfera psicologica e sociale. Fortunatamente, ad oggi, esistono delle tecnologie in grado di rimediare al disturbo provocato che trattiamo di seguito.

Come intervenire

Intervenire tempestivamente già ai primi sintomi è necessario per individuare da subito la soluzione migliore per ovviare al problema. Attraverso appositi esami in studio, come l’esame audiometrico, è possibile rilevare precocemente i primi cenni del calo uditivo e studiare insieme al paziente un trattamento personalizzato.

Se il disturbo viene riscontrato nella sua fase iniziale è possibile sottoporre il paziente ad una serie di allenamenti uditivi e stimolazioni cognitive per rallentare la diminuzione delle capacità uditive, in contemporanea all’applicazione di un apparecchio acustico di ultima generazione per garantire serenità e naturalezza nelle normali interazioni quotidiane.

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