Acufene Pulsante: Cause, Sintomi e Possibili Trattamenti

acufene pulsante

L’acufene pulsante è una condizione che può causare grande disagio e frustrazione.

Chi ne soffre percepisce un rumore ritmico all’interno dell’orecchio o interno, che riprende il battito cardiaco. Questa sensazione può influire negativamente sulla qualità della vita, disturbando il sonno, la concentrazione e il benessere emotivo. In questo articolo di AudioMedica Varese esploreremo le cause, i sintomi e i possibili trattamenti dell’acufene pulsante, fornendo informazioni utili per coloro che ne sono affetti.

Cause dell’acufene pulsante

Le cause di questo tipo di acufene possono essere diverse, ma le più comuni sono i problemi vascolari, come l’ipertensione o le alterazioni del flusso sanguigno nella zona dell’orecchio.

Altre possibili cause includono disturbi dell’orecchio interno, come la coclea patologica o la sindrome di Ménière. In alcuni casi, l’acufene pulsante può essere causato da problemi muscolari o scheletrici nella regione del collo e della testa. È fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata, al fine di identificare la causa sottostante e stabilire il trattamento più appropriato.

I sintomi dell’acufene pulsante

I sintomi associati all’acufene pulsante possono variare da individuo a individuo.

La sensazione più comune è quella di percepire il battito cardiaco nel o intorno all’orecchio, spesso accompagnato da disturbi del sonno, ansia e stress.

Alcune persone possono sperimentare una sensazione di pressione o pienezza all’orecchio, oltre a vertigini e perdita dell’udito. È importante sottolineare che l’acufene può influire negativamente sulla qualità della vita, causando irritabilità, difficoltà di concentrazione e frustrazione. Pertanto, è consigliabile cercare supporto medico e psicologico per gestire al meglio questa condizione.

Trattare questa condizione

Per quanto riguarda i trattamenti esistono diverse opzioni disponibili. In alcuni casi, i farmaci possono essere prescritti per alleviare i sintomi e ridurre l’intensità dell’acufene pulsante. Altri approcci terapeutici includono terapie cognitive-comportamentali, che mirano a modificare la percezione e la reazione all’acufene. Terapie sonore, come l’uso di apparecchi acustici o generatori di suoni, possono aiutare a mascherare il rumore e a favorire una maggiore tranquillità. È importante sottolineare che il trattamento può variare a seconda della causa sottostante e delle esigenze individuali. Pertanto, è fondamentale consultare un medico specializzato per valutare le opzioni più adatte.

Come gestire l’acufene pulsante nel quotidiano

Oltre ai trattamenti medici, è possibile adottare alcune strategie di gestione dell’acufene pulsante nella vita di tutti i giorni. L’utilizzo di dispositivi di mascheramento del rumore, come cuffie o apparecchi acustici, può aiutare a ridurre l’impatto del rumore pulsante. Inoltre, la pratica di tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, può contribuire a ridurre lo stress e favorire un maggior senso di calma.

È anche consigliabile cercare il supporto in associazioni. Infatti, la condivisione delle esperienze può essere un valido supporto emotivo.

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Sordità Improvvisa, quando può verificarsi

sordità improvvisa

La capacità di udire è fondamentale nella vita quotidiana, per la comunicazione e l’interazione con il mondo circostante.

Tuttavia, in alcuni casi, le persone possono sperimentare la sordità improvvisa, una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. In questo articolo, esploreremo più da vicino la sordità improvvisa, compresi i suoi sintomi, le cause, le opzioni di trattamento e le strategie per prevenirla.

Definizione e sintomi della sordità improvvisa

La sordità improvvisa si verifica quando una persona perde l’udito in modo improvviso e inaspettato. I sintomi comuni includono difficoltà nell’ascoltare i suoni, che possono risultare ovattati, ma anche una sensazione di orecchie tappate.

In alcuni casi, può essere accompagnata da vertigini o acufeni (ronzio o fischi nell’orecchio).

Cause e fattori di rischio

Le cause della sordità improvvisa possono variare e comprendere traumi acustici, infezioni dell’orecchio, disturbi vascolari, disturbi neurologici o reazioni allergiche. Alcuni fattori di rischio includono l’età avanzata, l’esposizione a rumori intensi (come concerti o ambienti di lavoro rumorosi) e la presenza di condizioni di salute preesistenti come l’ipertensione o il diabete.

Diagnosi e trattamento

Per diagnosticare questa condizione, un medico può eseguire esami audiometrici, esami otoscopici o test di imaging. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere l’uso di farmaci corticosteroidi per ridurre l’infiammazione, apparecchi acustici per amplificare i suoni o, in casi più gravi, impianti cocleari per ripristinare l’udito.

Impatto sulla vita quotidiana e supporto psicologico

La sordità improvvisa può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana, influenzando la comunicazione, la partecipazione sociale e la qualità delle relazioni.

È importante cercare supporto psicologico e considerare l’uso di tecnologie assistive come apparecchi acustici, dispositivi di comunicazione o servizi di interpretariato per affrontare le sfide della sordità improvvisa.

Prevenzione della sordità improvvisa e consigli per la salute dell’udito

Prevenire la sordità è possibile adottando alcune misure preventive. Evitare l’esposizione prolungata a rumori intensi, indossare protezioni auricolari in ambienti rumorosi e fare regolari controlli dell’udito sono passaggi fondamentali per mantenere una buona salute uditiva. Inoltre, adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e il controllo delle condizioni di salute correlate può contribuire a preservare l’udito nel tempo.

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Potenziali evocati uditivi, come funziona l’esame

Potenziali evocati uditivi

L’esame dei potenziali evocati uditivi è una procedura medica che viene utilizzata per valutare la funzione uditiva del paziente.

Questo esame è eseguito su pazienti di tutte le età, ma è particolarmente utile nei neonati e nei bambini che non possono comunicare verbalmente eventuali problemi uditivi. In questo articolo, insieme agli esperti di AudioMedica Varese, esploreremo in dettaglio l’esame dei potenziali evocati uditivi, le sue applicazioni e i suoi benefici.

Che cosa sono i potenziali evocati uditivi?

Si tratta di sono onde elettriche generate dal cervello in risposta a un suono stimolante.

Questi suoni stimolanti sono generalmente click o toni emessi da un auricolare posto nell’orecchio del paziente. L’onda cerebrale che viene registrata in risposta allo stimolo uditivo è chiamata potenziale evocato uditivo.

Come viene eseguito l’esame?

L’esame dei potenziali evocati uditivi viene solitamente eseguito su pazienti in stato di veglia. Durante l’esame, un auricolare viene posizionato nell’orecchio del paziente e una serie di suoni stimolanti viene emessa. La risposta uditiva viene quindi registrata mediante elettrodi che vengono applicati al cuoio capelluto del paziente. L’esame di solito dura circa 30 minuti e non è invasivo o doloroso.

Applicazioni cliniche dell’esame

L’esame viene utilizzato in una varietà di applicazioni cliniche.

Ad esempio, questo esame può essere utilizzato per valutare la funzione uditiva in neonati e bambini che non possono comunicare verbalmente eventuali problemi uditivi. Inoltre, questo esame può essere utilizzato per monitorare il progresso di un paziente dopo un intervento chirurgico all’orecchio o dopo un trattamento per un disturbo uditivo.

Benefici dell’esame

L’esame dei potenziali evocati uditivi offre molti benefici.

In primo luogo, questo esame è non invasivo e indolore, il che lo rende sicuro e ben tollerato dai pazienti di tutte le età. In secondo luogo, l’esame è estremamente preciso e fornisce informazioni dettagliate sulla funzione uditiva del paziente. Infine, questo esame può essere utilizzato per diagnosticare disturbi uditivi in pazienti di tutte le età, il che può portare a una diagnosi e a un trattamento precoce.

Preparazione per l’esame dei potenziali evocati uditivi

Per prepararsi all’esame dei potenziali evocati uditivi, il paziente dovrebbe evitare di usare creme o lozioni per capelli il giorno dell’esame. Inoltre, il paziente dovrebbe dormire bene la notte prima dell’esame e seguire tutte le indicazioni del medico riguardo alla sospensione di eventuali farmaci che potrebbero influenzare i risultati dell’esame.

Cosa aspettarsi durante l’esame dei potenziali evocati uditivi

L’esame dei potenziali evocati uditivi di solito dura circa un’ora e viene eseguito da un tecnico specializzato. Durante l’esame, al paziente vengono posizionati degli elettrodi sulla testa, che registrano l’attività cerebrale in risposta ai suoni trasmessi all’orecchio attraverso degli auricolari.

L’esame è non invasivo e indolore, anche se il paziente potrebbe avvertire una leggera sensazione di fastidio o tensione quando gli elettrodi vengono applicati sulla testa. Durante l’esame, il paziente viene esposto a una serie di suoni di diverse frequenze e intensità, che vengono ripetuti a intervalli regolari.

Interpretazione dei risultati

Dopo l’esame, un medico specialista analizza i dati raccolti durante l’esame e fornisce una valutazione dei risultati al paziente. I risultati possono indicare la presenza di eventuali problemi uditivi, come una ridotta capacità di rilevare suoni di bassa o alta frequenza, o una perdita uditiva di tipo neurosensoriale.

In alcuni casi, i risultati dell’esame dei potenziali evocati uditivi possono essere utilizzati per monitorare la progressione di alcune malattie uditive, come la sclerosi multipla. Il medico potrebbe anche raccomandare ulteriori test per confermare eventuali problemi uditivi rilevati durante l’esame.

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Visita ORL, quando e perché farla

visita ORL

La visita otorinolaringoiatrica (ORL) è un esame medico che mira a valutare la salute dell’orecchio, del naso e della gola.

La visita ORL è molto importante per l’individuazione precoce di eventuali patologie e per la diagnosi corretta di problemi che possono influire sulla qualità della vita.

In questo articolo di AudioMedica Varese parliamo di quando sarebbe opportuno sottoporsi a questo tipo di esame.

Visita ORL, come si svolge

La visita inizia con una valutazione approfondita dei sintomi e della storia clinica del paziente.

Il medico andrà a esaminare attentamente tutti i sintomi presenti riguardanti l’udito, la respirazione e la deglutizione. È anche il momento in cui il professionista chiede informazioni sulle patologie pregresse, sugli eventuali interventi chirurgici subiti, sull’uso di farmaci e su eventuali allergie.

Successivamente, il medico procede con l’esame fisico dell’orecchio. L’esame viene effettuato tramite l’uso di uno strumento chiamato otoscopio, che consente di visualizzare l’interno dell’orecchio. Tramite questo strumento il medico valuta lo stato del timpano, la presenza di cerume, le condizioni dei canali uditivi e delle ossa dell’udito.

A seguire, viene effettuato l’esame del naso mediante l’utilizzo di uno speculum nasale. Con questo strumento il medico esamina l’interno delle narici, valutando la presenza di eventuali ostruzioni o lesioni.

Infine, il medico esamina la parte posteriore della gola mediante l’utilizzo del faringoscopio. Con questo strumento il medico valuta la presenza di eventuali infiammazioni, lesioni o tumori.

Dopo l’esame

A seguito dell’esame, il medico può richiedere ulteriori esami diagnostici, come la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RMN) o esami audiometrici, per una valutazione ancora più approfondita dello stato di salute del paziente.

Una volta completata la visita, il medico fornisce una diagnosi e un eventuale piano di trattamento. I trattamenti per le patologie ORL possono variare a seconda della natura delle problematiche e possono comprendere farmaci da somministrare per via orale o topica, interventi chirurgici anche di natura poco invasiva e procedure terapeutiche per la riabilitazione dell’udito.

Visita ORL, quando è consigliata

È importante sottolineare che una visita otorinolaringoiatrica preventiva è consigliata a tutti, anche a coloro che non presentano sintomi specifici, per un controllo dello stato di salute generale delle orecchie, del naso e della gola. Infatti, un controllo periodico consente di individuare eventuali problemi in modo precoce e di prevenirne lo sviluppo.

Inoltre, la visita ORL è particolarmente importante per alcune categorie di persone, come i fumatori, i soggetti con problemi respiratori, gli sportivi e coloro che lavorano in ambienti rumorosi o con sostanze potenzialmente nocive per le vie respiratorie.

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Pulizie orecchie: diversi metodi per farlo in modo sicuro

pulizie orecchie

Prendersi cura del proprio udito comincia dall’igiene e dal metodo che viene scelto, che spesso viene eseguita in modo scorretto, mettendo a rischio la salute dell’orecchio.

In questo articolo di AudioMedica Milano esploreremo diversi metodi per le pulizie delle orecchie in modo sicuro e efficace e quali da evitare

Perché è importante pulire le orecchie

Le orecchie sono organi delicati e sensibili che possono accumulare cerume, polvere e batteri, causando fastidio, irritazione e infezioni. La pulizia regolare delle orecchie può aiutare a prevenire questi problemi e a mantenere un’igiene adeguata.

Tuttavia, è importante pulire le orecchie in modo corretto per evitare danni all’orecchio, come la perforazione del timpano o l’irritazione della pelle.

I diversi metodi per le pulizie delle orecchie

Ci sono diversi modi per pulire le orecchie, ma non tutti sono sicuri ed efficaci. Ecco alcuni dei metodi più comuni e le loro considerazioni di sicurezza.

L’utilizzo di cotton fioc

L’utilizzo di cotton fioc per pulire le orecchie è una pratica molto comune, ma solo all’esterno. Questo perché, utilizzandolo per pulire la zona interna dell’orecchio, rischia di spingere il cerume più in profondità nell’orecchio e causare danni al timpano. Inoltre, i cotton fioc possono lasciare residui all’interno dell’orecchio, favorendo la formazione di infezioni.

Olio per orecchie

L’olio per orecchie può essere utilizzato per ammorbidire il cerume e facilitarne la rimozione. Tuttavia, è importante utilizzare solo oli specifici per le orecchie, evitando oli essenziali o prodotti non testati. Inoltre, l’utilizzo dell’olio dovrebbe essere effettuato solo in caso di eccessiva produzione di cerume, e solo dopo aver consultato un medico.

Spray auricolari

Gli spray auricolari possono essere utilizzati per pulire le orecchie, ma solo con estrema cautela. Gli spray possono spruzzare il cerume all’interno dell’orecchio, causando danni al timpano e favorendo la formazione di infezioni. Inoltre, gli spray auricolari dovrebbero essere utilizzati solo dopo aver consultato un medico.

Acqua tiepida

L’acqua tiepida può essere utilizzata per lavare l’esterno dell’orecchio e rimuovere il cerume superficialmente. Tuttavia, è importante evitare di utilizzare acqua troppo calda o fredda, che può causare irritazione dell’orecchio.

Pulitore auricolare

I pulitori auricolari sono strumenti progettati per rimuovere il cerume dall’orecchio in modo sicuro ed efficace. Tuttavia, è importante utilizzare solo pulitori auricolari di alta qualità e utilizzarli con cura, evitando di spingere il cerume all’interno dell’orecchio o

I metodi da evitare per le pulizie delle orecchie

Alcuni metodi per la pulizia delle orecchie sono invece sconsigliati dai medici, in quanto possono causare danni all’orecchio. Ecco alcuni esempi:

  • Cotton fioc: usare i cotton fioc per pulire l’interno dell’orecchio può spingere il cerume ancora più in fondo, creando un tappo. Inoltre, il bastoncino potrebbe danneggiare il timpano o causare graffi all’interno dell’orecchio.
  • Candele per le orecchie: si tratta di una pratica non scientifica che non ha alcuna efficacia nella pulizia delle orecchie. Inoltre, le candele potrebbero causare ustioni o danni all’interno dell’orecchio.
  • Spray per le orecchie: alcuni spray per le orecchie promettono di eliminare il cerume, ma in realtà possono danneggiare l’orecchio interno e causare infezioni.

Ti serve supporto per trovare il metodo migliore per pulire le orecchie? Contatta Audiomedica Varese

Cos’è la misofonia e come migliorarla

misofonia

La Misofonia è un disturbo neurologico caratterizzato dalla forte sensibilità e irritazione verso suoni specifici, noti come “trigger sonori”.

Questo disturbo può influire negativamente sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, e può essere fonte di stress e ansia. In questo articolo di Audiomedica Varese parleremo delle caratteristiche della misofonia, soffermandoci sulle possibili terapie per alleviare i sintomi.

Definizione e cause della misofonia

La Misofonia si manifesta quando un suono specifico, come il rumore del masticare o del respirare, provoca una reazione emotiva negativa e un forte disagio. Le cause della Misofonia non sono ancora chiare, ma si ritiene che possano essere legate a disfunzioni nella parte del cervello responsabile della gestione delle emozioni e dei suoni. Alcune teorie suggeriscono che la misofonia possa essere una conseguenza di un’iperattivazione delle aree cerebrali che gestiscono le emozioni. Oppure può essere un’associazione negativa tra suoni specifici e situazioni emotivamente negative.

Sintomi e Conseguenze della Misofonia

La Misofonia può manifestarsi con sintomi diversi, tra cui la sensazione di fastidio, la tensione muscolare, l’irritazione, la rabbia o la frustrazione.

I trigger sonori più comuni includono la masticazione, il rumore del digitare sulla tastiera, i suoni del respiro, il rumore delle posate e dei bicchieri, e altri suoni di bassa intensità. Questi suoni possono essere insopportabili per chi soffre di questo disturbo e possono influire negativamente sulla qualità della vita, impedendo di socializzare o di svolgere attività quotidiane.

Terapie

Esistono diverse terapie per la Misofonia, tra cui terapie farmacologiche, psicologiche e dell’audiomedicina. La terapia farmacologica può includere l’uso di farmaci ansiolitici o antidepressivi per ridurre la tensione emotiva e migliorare la qualità del sonno.

La terapia psicologica può includere l’uso di tecniche di rilassamento, di mindfulness o di terapia cognitivo-comportamentale per aiutare i pazienti a gestire lo stress e ad affrontare i trigger sonori in modo più efficace. L’audio medicina può intervenire con soluzioni personalizzate, attraverso l’utilizzo di dispositivi come i tappi auricolari fatti su misura, per proteggere l’udito e ridurre l’impatto dei suoni fastidiosi.

Consigli per chi soffre di Misofonia

Per chi soffre di Misofonia, esistono alcune strategie che possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. Tra questi, l’utilizzo di cuffie o tappi auricolari, la distrazione attraverso la musica o altri suoni ambientali, l’esposizione graduale ai trigger sonori per ridurre la reazione emotiva, e la terapia cognitivo-comportamentale per aiutare i pazienti ad affrontare la situazione.

Ad esempio, possono essere adottate strategie per limitare l’esposizione ai trigger sonori, come evitare di mangiare in compagnia o di frequentare luoghi affollati. Inoltre, può essere utile trovare una rete di supporto tra amici e familiari per condividere le proprie esperienze e ottenere sostegno.

Contatta Audiomedica Milano e continua a leggere il nostro blog per saperne di più dei disturbi legati all’udito.

Protesi udito, come utilizzarle al meglio

protesi udito

L’udito è uno dei nostri sensi più importanti, in grado di connetterci con il mondo che ci circonda e consentirci di comunicare con gli altri.

Tuttavia, molte persone soffrono di perdita dell’udito, che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Fortunatamente, ci sono molte opzioni disponibili per chi cerca di migliorare la propria capacità uditiva, tra cui le protesi uditive.

Nell’articolo di oggi di Audiomedica Varese, parliamo di questo tipo di protesi e di come utilizzarle al meglio.

Cause della perdita dell’udito

La perdita dell’udito può avere diverse cause, tra cui l’invecchiamento, l’esposizione a rumori forti, infezioni, malattie come la meningite o l’otite media cronica, e lesioni alla testa.

La perdita dell’udito può essere graduale o improvvisa e può interessare uno o entrambi gli orecchi.

Tipi di protesi uditive

Ci sono diversi tipi di protesi uditive disponibili sul mercato, tra cui le protesi uditive in-the-ear (ITE), le protesi uditive retroauricolari (BTE), le protesi uditive canalicolari (ITC) e le protesi uditive completamente nel canale uditivo (CIC). Ognuna di queste protesi uditive ha caratteristiche specifiche e si adatta a diversi livelli di perdita dell’udito.

Come scegliere la protesi giusta

Per scegliere la protesi uditive giusta, è importante considerare una serie di fattori personali, tra cui il tipo e il grado di perdita dell’udito, lo stile di vita e le esigenze individuali.

Un audiologo o un medico specialista dell’udito saranno in grado di aiutarci a determinare le protesi uditive più adatte alle esigenze.

Come funzionano le protesi per l’udito

Le protesi uditive funzionano amplificando i suoni e trasmettendoli all’orecchio interno, dove vengono elaborati dal cervello. L’audiologo o il medico specialista dell’udito può adattare la protesi uditive alle specifiche esigenze di ogni paziente, regolando il volume e la frequenza degli amplificatori per migliorare la qualità dell’udito.

I vantaggi delle protesi uditive

Indossare una protesi uditive può avere molti vantaggi, tra cui migliorare la qualità della vita, aumentare la sicurezza, migliorare la comunicazione con gli altri, ridurre l’isolamento sociale e aumentare la partecipazione alle attività quotidiane. Le protesi uditive possono anche aiutare a prevenire ulteriori danni all’udito e proteggere gli orecchi dall’esposizione a rumori forti.

La manutenzione delle protesi uditive

È importante prendersi cura delle protesi uditive per garantire la loro durata e il loro corretto funzionamento. Ci sono diverse cose che si possono fare per mantenere le protesi uditive in buone condizioni, come pulirle regolarmente, evitare l’esposizione a umidità e sostituire le batterie quando necessario.

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