Infezione all’orecchio: come riconoscerla e curarla

infezione orecchio

Le infezioni all’orecchio, note anche come otiti, sono un disturbo molto comune, che colpisce soprattutto i bambini ma può manifestarsi anche negli adulti.

In questo articolo di Audiomedica Varese esploreremo le diverse tipologie di infezione all’orecchio, i sintomi, le cause scatenanti e i rimedi efficaci per alleviarle e prevenirle.

Le tipologie di infezione all’orecchio

Esistono tre principali categorie di infezioni all’orecchio: otite esterna, media e interna.

Otite esterna

Interessa il condotto uditivo esterno, la parte che va dal padiglione auricolare al timpano. È chiamata anche “otite del nuotatore” perché può svilupparsi dopo l’esposizione all’acqua, ad esempio dopo aver nuotato o fatto la doccia.

Otite media

Colpisce l’orecchio medio, ovvero lo spazio situato dietro il timpano. È il tipo di infezione all’orecchio più frequente nei bambini.

Otite interna

Interessa l’orecchio interno, la parte dell’orecchio responsabile dell’udito e dell’equilibrio. È meno comune rispetto alle altre due tipologie.

Riconoscere i sintomi di un’infezione all’orecchio

I sintomi di un’infezione all’orecchio possono variare a seconda della tipologia di infezione. I più comuni includono:

  • Dolore all’orecchio: il sintomo più frequente, può manifestarsi come un dolore acuto e pulsatile o come un fastidio sordo e persistente.
  • Perdita dell’udito: l’infezione può causare una temporanea diminuzione dell’udito nell’orecchio interessato.
  • Fuoriuscita di liquido dall’orecchio: in alcuni casi, dall’orecchio infetto può fuoriuscire del liquido, che può assumere diverse colorazioni (giallo, bianco, verdastro).
  • Arrossamento e gonfiore del timpano: il medico, durante un esame otoscopico, può osservare queste caratteristiche del timpano.
  • Febbre: un sintomo comune, soprattutto nei bambini piccoli.
  • Irritabilità e difficoltà a dormire: i bambini con un’infezione all’orecchio possono essere irritabili e avere difficoltà a dormire la notte.

Le cause scatenanti delle infezioni all’orecchio

Le infezioni all’orecchio sono generalmente causate da virus o batteri. I virus responsabili del raffreddore e dell’influenza possono anche causare infezioni all’orecchio medio. I batteri che causano infezioni alle vie respiratorie possono diffondersi all’orecchio medio attraverso la tuba di Eustachio, un piccolo canale che collega l’orecchio medio alla parte posteriore del naso e della gola.

Come curare un’infezione all’orecchio

Nella maggior parte dei casi, le infezioni all’orecchio guariscono spontaneamente nel giro di poche settimane senza bisogno di alcun trattamento. Tuttavia, il medico può prescrivere farmaci per alleviare i sintomi, come antidolorifici e antipiretici.

Nei casi più gravi, può essere necessaria la somministrazione di antibiotici per curare l’infezione batterica.

Consigli per prevenire le infezioni all’orecchio

Esistono alcune semplici precauzioni che puoi adottare per ridurre il rischio di sviluppare un’infezione all’orecchio.

Lavarsi frequentemente le mani è un gesto semplice che aiuta a prevenire la diffusione di virus e batteri che possono causare infezioni all’orecchio. L’esposizione al fumo passivo può irritare le tube di Eustachio e aumentare il rischio di infezioni all’orecchio.

Allattare al seno il proprio bambino può aiutare a proteggere i bambini dalle infezioni all’orecchio. Ma anche i vaccini contro l’influenza e la pneumococca possono aiutare a prevenire le infezioni all’orecchio causate da questi virus e batteri.

Asciugare correttamente le orecchie dopo il bagno o la doccia può diminuire il rischio di sviluppare un’otite. Può essere fatto inclinando la testa su un lato per far defluire l’acqua e asciugando delicatamente l’orecchio esterno con un asciugamano morbido. Evitare l’utilizzo di bastoncini di cotone per la pulizia delle orecchie.  

Evitare di nuotare o fare la doccia se si ha un’infezione all’orecchio in corso. Utilizzare tappi per le orecchie quando si nuota se necessario. Non utilizzare prodotti irritanti nelle orecchie, come gocce auricolari o soluzioni per la pulizia.

Consultare il medico in caso di allergie, in quanto possono aumentare il rischio di infezioni all’orecchio.

Quando è necessario consultare il medico

È importante recarsi dal medico se si verificano uno dei seguenti sintomi:

  • Dolore all’orecchio intenso o persistente
  • Perdita dell’udito
  • Fuoriuscita di liquido dall’orecchio
  • Febbre alta
  • Arrossamento e gonfiore marcati del timpano
  • Sintomi di infezione che non migliorano dopo pochi giorni

Contatta AudioMedica Varese per effettuare una visita di controllo al tuo udito.

Apparecchi acustici retroauricolari, discreti ed efficaci

apparecchi acustici retroauricolari

La perdita dell’udito è un problema che colpisce persone di tutte le età e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita.

Fortunatamente, esistono numerose soluzioni per aiutare le persone a ritrovare il loro udito, tra cui gli apparecchi acustici retroauricolari (BTE). Vediamo come funzionano in questo articolo di AudioMedica Varese.

Cosa sono gli apparecchi acustici retroauricolari?

Si tratta sono il tipo più comune di apparecchi. Si compongono di tre parti principali:

  • Un’unità di elaborazione: Contiene l’elettronica che amplifica e regola il suono.
  • Un microfono: Cattura il suono dall’ambiente circostante.
  • Un auricolare: Trasmette il suono amplificato nel condotto uditivo.

L’unità di elaborazione e il microfono sono posizionati dietro l’orecchio, mentre l’auricolare è collegato all’unità di elaborazione da un sottile filo o tubicino.

Come funzionano?

Gli apparecchi acustici retroauricolari funzionano amplificando il suono in ingresso nel microfono e regolandolo in base alle esigenze individuali dell’utente. Il suono amplificato viene quindi trasmesso all’orecchio attraverso l’auricolare.

Quali sono i vantaggi degli apparecchi acustici retroauricolari?

Gli apparecchi acustici retroauricolari offrono una serie di vantaggi, tra cui:

  • Discrezione: Sono relativamente piccoli e discreti, quindi possono essere indossati senza essere troppo visibili.
  • Potenza: Sono in grado di amplificare una vasta gamma di suoni, anche quelli molto forti.
  • Versatilità: Sono disponibili in una varietà di modelli e colori per soddisfare diverse esigenze e preferenze.
  • Facilità d’uso: Sono relativamente facili da indossare e da regolare.
  • Durata delle batterie: Le batterie durano in genere da 5 a 7 giorni con una singola carica.
  • Funzionalità aggiuntive: Alcuni modelli offrono funzionalità aggiuntive, come la connettività Bluetooth per lo streaming audio da smartphone o altri dispositivi.

Quali gli svantaggi?

Gli apparecchi acustici retroauricolari hanno anche alcuni svantaggi, tra cui:

  • Possono essere fastidiosi da indossare per alcune persone, soprattutto all’inizio.
  • Il filo o il tubicino possono essere visibili.
  • Possono essere più costosi di altri tipi di apparecchi acustici.
  • Sono più suscettibili a sporco e umidità.

Come scegliere gli apparecchi acustici giusti?

La scelta degli apparecchi acustici giusti dipende da una serie di fattori, tra cui:

  • Il tuo grado di perdita dell’udito.
  • Le tue esigenze e preferenze personali.
  • Il tuo stile di vita.
  • Il tuo budget.

È importante consultare un audioprotesista qualificato per discutere le tue esigenze e per aiutarti a scegliere gli apparecchi acustici giusti per te.

Contatta AudioMedica Varese e prendi appuntamento per una visita con il nostro audioprotesista.

Cerume nelle orecchie, la sua funzione e come trattarlo

cerume nelle orecchie

Il cerume è la sostanza giallastra che si forma all’interno delle nostre orecchie, è spesso visto con disgusto e come qualcosa da eliminare.

In realtà, il cerume nelle orecchie svolge un ruolo molto importante nella salute uditiva, proteggendole da sporco, polvere, insetti e microrganismi. Tuttavia, un accumulo eccessivo di cerume può causare problemi fastidiosi e, in alcuni casi, anche seri.

Vediamo come trattarlo in questo articolo di AudioMedica Milano.

Funzione del cerume

Il cerume, o cerume auricolare, è una secrezione fisiologica prodotta dalle ghiandole ceruminose situate nel condotto uditivo esterno. La sua composizione include:

  • Lipidi: svolgono un’azione lubrificante e protettiva, mantenendo la pelle del condotto uditivo morbida e idratata.
  • Lisozima: un enzima con proprietà antibatteriche, che aiuta a contrastare la proliferazione di batteri e funghi.
  • Immunoglobuline: anticorpi che contribuiscono a difendere l’orecchio da infezioni.
  • Cellule morte: il cerume aiuta a rimuovere le cellule morte e detriti dalla pelle del condotto uditivo.

Il cerume è una barriera protettiva che:

  • Lubrifica e idrata: mantiene la pelle del condotto uditivo morbida ed elastica, prevenendo screpolature e irritazioni.
  • Protegge dalle infezioni: contrasta la proliferazione di microrganismi patogeni.
  • Pulisce il condotto uditivo: aiuta a rimuovere sporco, polvere e cellule morte.

Quando il cerume nelle orecchie diventa un problema

Sebbene il cerume sia utile, un accumulo eccessivo può causare problemi come:

  • Tappo di cerume: si verifica quando il cerume si indurisce e ostruisce il condotto uditivo, causando sintomi come:
    • Perdita dell’udito
    • Acufeni (ronzii)
    • Prurito
    • Sensazione di orecchio pieno
    • Tosse
    • Vertigini
  • Infezioni: un accumulo di cerume può creare un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e funghi, aumentando il rischio di infezioni all’orecchio (otiti).
  • Dolore: in alcuni casi, il cerume può esercitare una pressione sul timpano, causando dolore e fastidio.

Fattori di rischio per l’accumulo di cerume

Alcuni individui sono più predisposti all’accumulo di cerume rispetto ad altri. Tra i fattori di rischio troviamo:

  • Genetica: alcune persone hanno una predisposizione genetica alla produzione eccessiva di cerume.
  • Utilizzo di cotton fioc: l’utilizzo frequente di cotton fioc per pulire le orecchie può spingere il cerume più in profondità nel condotto uditivo, aumentando il rischio di tappo.
  • Certe patologie: alcune condizioni mediche, come la psoriasi o l’eczema, possono aumentare la produzione di cerume.
  • Utilizzo di apparecchi acustici: gli apparecchi acustici possono ostruire il flusso naturale del cerume, favorendone l’accumulo.
  • Invecchiamento: con l’età, la produzione di cerume tende ad aumentare.

Come prevenire l’accumulo di cerume nelle orecchie

Esistono alcune semplici abitudini che possono aiutare a prevenire l’accumulo di cerume nelle orecchie. Vediamole insieme

Evitare di pulire le orecchie con i cotton fiocc

Come già accennato, i cotton fioc possono spingere il cerume più in profondità nel condotto uditivo, peggiorando la situazione.

Utilizzare gocce auricolari

Esistono gocce auricolari a base di olio o perossido di idrogeno che possono aiutare ad ammorbidire e sciogliere il cerume in eccesso. È importante seguire le istruzioni del produttore e consultare un medico in caso di dubbi.

Lavare regolarmente le orecchie

Durante il bagno o la doccia, utilizzare una manopola della doccia con getto delicato per sciacquare l’esterno delle orecchie e rimuovere il cerume in eccesso. Evitare di gettare getti d’acqua diretti nel condotto uditivo.

Evitare l’esposizione a irritanti

L‘esposizione a sostanze irritanti come fumo, cloro e spray per capelli può aumentare la produzione di cerume.

Mantenere una corretta igiene personale

Una buona igiene personale aiuta a prevenire la proliferazione di batteri e funghi nel condotto uditivo, riducendo il rischio di infezioni.

Come curare il tappo di cerume nelle orecchie

Se si sospetta un tappo di cerume, è importante rivolgersi a un medico o a un operatore sanitario. Il medico può utilizzare diverse tecniche per rimuovere il tappo, tra cui:

  • Irrigazione auricolare: il medico utilizza una siringa per iniettare acqua tiepida nel condotto uditivo, disgregando e rimuovendo il cerume.
  • Aspirazione: il medico utilizza un dispositivo aspirante per rimuovere il cerume.
  • Ceruminolitici: il medico può prescrivere gocce auricolari a base di olio o perossido di idrogeno per ammorbidire e sciogliere il cerume.

Cosa fare in caso di dolore

Se si avverte dolore all’orecchio, è importante rivolgersi a un medico per escludere cause gravi come un’infezione.

In caso di dolore lieve, è possibile assumere antidolorifici da banco come paracetamolo o ibuprofene.

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Protesi Acustiche, scopri quella più adatta

protesi acustiche

Le protesi acustiche sono dispositivi medici fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone con problemi di udito.

Questi dispositivi, noti anche come apparecchi acustici, aiutano a percepire meglio i suoni e a comunicare efficacemente. In questo articolo di AudioMedica Varese vediamo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sulle protesi acustiche, incluse le loro tipologie, il funzionamento, i criteri di scelta e i consigli per l’acquisto.

Cos’è una Protesi Acustica?

Una protesi acustica è un dispositivo elettronico che amplifica i suoni per le persone con perdita dell’udito. È costituita da un microfono, un amplificatore, un altoparlante e una batteria.

Il microfono capta i suoni ambientali, l’amplificatore li potenzia, e l’altoparlante li trasmette all’orecchio dell’utente.

Tipologie di Protesi Acustiche

Esistono diversi tipi di protesi acustiche, distinguibili per posizionamento sull’orecchio e funzionamento. Vediamoli in dettaglio

Retroauricolari (BTE)

Le protesi acustiche retroauricolari sono posizionate dietro l’orecchio e collegate a un auricolare tramite un tubo. Sono adatte a vari gradi di perdita uditiva e sono conosciute per la loro durabilità e facilità di utilizzo.

Intrauricolari (ITE)

Questi apparecchi sono collocati all’interno del padiglione auricolare. Sono meno visibili rispetto ai BTE e sono ideali per chi ha una perdita uditiva da lieve a moderata. Offrono un buon equilibrio tra discrezione e prestazioni.

Intracanale (ITC) e Completamente nel Canale (CIC)

Le protesi ITC e CIC sono inserite nel canale uditivo. Sono tra le più discrete disponibili, ma richiedono una buona manualità per essere inserite e rimosse. Sono adatte per perdite uditive da lievi a moderate.

Ricevitore nel Canale (RIC)

Le protesi RIC hanno il ricevitore posizionato direttamente nel canale uditivo, collegato al resto del dispositivo tramite un sottile filo. Offrono un suono di alta qualità e sono ideali per perdite uditive da moderate a severe.

Come Funzionano le Protesi Acustiche?

Le protesi acustiche funzionano captando i suoni attraverso un microfono, che li converte in segnali elettrici. Questi segnali vengono amplificati e processati digitalmente per adattarsi alle esigenze specifiche dell’utente, quindi trasmessi all’orecchio tramite un altoparlante. Molti dispositivi moderni sono dotati di tecnologie avanzate come la riduzione del rumore e la connettività Bluetooth, che migliorano ulteriormente l’esperienza uditiva.

Criteri di Scelta per le Protesi Acustiche

Prima di scegliere una protesi, è necessario considerare alcuni fattori.

Primo tra tutti il grado di protesi uditiva. In base a questo, infatti, si sceglie il tipo di protesi acustica dipende dal grado di perdita uditiva. Un audiologo può eseguire un test dell’udito per determinare quale tipo di apparecchio è più adatto.

Le esigenze uditive variano in base allo stile di vita. Chi partecipa spesso a riunioni o eventi sociali potrebbe beneficiare di apparecchi con riduzione del rumore e connettività wireless. Le protesi acustiche variano notevolmente in prezzo. È importante considerare il budget e valutare le opzioni di finanziamento o le coperture assicurative disponibili.

Il comfort è cruciale. Prima di scegliere le protesi prova diversi modelli per trovare quello che si adatta meglio all’orecchio e alle tue esigenze quotidiane. La possibilità di regolare il volume e altri parametri è un fattore da considerare.

Consigli per l’Acquisto di Protesi Acustiche

Per acquistare protesi acustiche

  • Consulta un Audiologo: Prima di acquistare, consulta un professionista per un test dell’udito e per ricevere raccomandazioni personalizzate.
  • Prova Vari Modelli: Prova diversi tipi di protesi per trovare quella più confortevole ed efficace.
  • Leggi le Recensioni: Le recensioni degli utenti possono offrire preziose informazioni sulla qualità e le prestazioni dei vari modelli.
  • Verifica la Garanzia: Assicurati che il dispositivo abbia una garanzia per proteggerti da eventuali difetti.

Le protesi acustiche possono trasformare la vita di chi ha problemi di udito, migliorando la capacità di comunicare e di interagire con l’ambiente circostante. Scegliere il dispositivo giusto richiede attenzione e consulenza professionale.

Prenota un appuntamento. Contatta AudioMedica Varese per maggiori informazioni

Neurinoma Acustico: Sintomi, Diagnosi e Trattamento

neurinoma acustico

Il neurinoma acustico, o schwannoma vestibolare, si presenta come un tumore benigno che origina dalle cellule di Schwann dell’ottavo nervo cranico, deputato a udito ed equilibrio.

Sebbene benigno, il neurinoma acustico è un tumore da non sottovalutare. Con un’incidenza di circa 1-2 casi ogni 100.000 persone, rappresenta una delle neoplasie intracraniche più frequenti, colpendo prevalentemente adulti tra i 40 e i 60 anni.  

La sua crescita, solitamente lenta, può nel tempo comprimere l’ottavo nervo cranico e le strutture vicine, causando un ventaglio di sintomi che possono impattare significativamente la qualità della vita.

Vediamo come affrontarlo in questo articolo di AudioMedica Varese.

Sintomi da non ignorare

La comparsa di alcuni sintomi rappresenta il primo campanello d’allarme per un possibile neurinoma acustico. Questi possono includere:

  • Perdita dell’udito: Inizialmente unilaterale e progressiva, può manifestarsi come difficoltà a percepire i suoni acuti, acufene (tinnito) e sensazione di orecchio pieno.
  • Squilibri e vertigini: Possono essere occasionali o costanti e peggiorare con il movimento rapido della testa.
  • Ronzio nell’orecchio (acufene): Un suono fastidioso e persistente, spesso descritto come un ronzio, un fischio o un pulsare.
  • Debolezza facciale: in casi rari, il tumore può comprimere i nervi facciali, causando debolezza o intorpidimento del viso.
  • Instabilità della marcia: nei casi più avanzati, può comparire difficoltà nel coordinamento dei movimenti e nella camminata.

L’importanza di una diagnosi precoce

Riconoscere tempestivamente i sintomi e rivolgersi prontamente a un medico specialista è fondamentale per una diagnosi precoce del neurinoma acustico.

La diagnosi si avvale di una valutazione audiologica e vestibolare completa, integrata da esami di imaging come la risonanza magnetica (RM) dell’encefalo. La RM permette di visualizzare il tumore con precisione, definendone le dimensioni, la posizione e il rapporto con le strutture vicine.

Scegliere il trattamento giusto

Le opzioni di trattamento per il neurinoma acustico dipendono da diversi fattori, tra cui le dimensioni e la posizione del tumore, l’età e la salute generale del paziente. Le principali opzioni includono:

  • Monitoraggio: Se il tumore è piccolo e asintomatico, il medico può optare per un monitoraggio periodico con RM per valutare la sua evoluzione nel tempo.
  • Chirurgia: La rimozione chirurgica rappresenta il trattamento definitivo per il neurinoma acustico. L’intervento mira ad asportare completamente il tumore, preservando al contempo la funzionalità del nervo facciale e dell’udito.
  • Radioterapia: La radioterapia stereotassica può essere impiegata come trattamento alternativo o complementare alla chirurgia, soprattutto in pazienti non idonei all’intervento o per tumori di piccole dimensioni.

Vivere con il neurinoma acustico

Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, la maggior parte dei pazienti con neurinoma acustico ottiene un buon controllo del tumore e può preservare una buona qualità della vita.

Tuttavia, è importante ricordare che in alcuni casi il tumore può recidivare o causare danni permanenti all’udito o all’equilibrio.

Affrontare la sfida con il supporto giusto

Affrontare una diagnosi di neurinoma acustico può essere un’esperienza emotivamente difficile. Per questo motivo, è importante cercare informazioni affidabili e supporto da parte di associazioni di pazienti e professionisti sanitari esperti nella gestione di questa patologia.

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Otite Media, prevenire e curare i disturbi dell’udito

otite media

L’otite media, un’infezione dell’orecchio medio, è un disturbo comune che colpisce prevalentemente bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti.

Si verifica quando si accumula fluido dietro il timpano, causando infiammazione e dolore. In questo articolo di Audiomedica Varese esploreremo l’otite media in modo approfondito, fornendo informazioni complete su tipologie, sintomatologie e trattamenti.

Cause e tipologie dell’otite media

L’otite media può essere causata da virus, batteri o allergie. I virus sono la causa più comune di otite media nei bambini. I batteri possono causare otite media acuta, che è caratterizzata da dolore all’orecchio improvviso e febbre. Le allergie possono causare otite media effusiva, che è caratterizzata da un accumulo di fluido dietro il timpano senza dolore o febbre.

Esistono due principali tipologie di otite media:

  • Otite media acuta (OMA): Si verifica quando si accumula fluido dietro il timpano in modo improvviso, causando dolore, febbre e difficoltà di udito. L’OMA di solito si risolve da sola entro poche settimane, ma a volte può richiedere un trattamento con antibiotici.
  • Otite media effusiva (OME): Si verifica quando il fluido rimane dietro il timpano per tre mesi o più, causando una perdita dell’udito temporanea. L’OME di solito non è dolorosa, ma può influenzare lo sviluppo del linguaggio e dell’apprendimento nei bambini.

Sintomi dell’otite media

I sintomi dell’otite media possono variare a seconda della causa e della gravità del disturbo. I sintomi più comuni includono:

  • Dolore all’orecchio, che può essere acuto, pulsatile o sordo
  • Difficoltà di udito
  • Febbre
  • Irritabilità
  • Secrezione auricolare
  • Perdita dell’equilibrio

Diagnosi dell’otite media

La diagnosi dell’otite viene generalmente effettuata da un medico mediante un esame otoscopico. L’otoscopio è uno strumento che consente al medico di vedere il timpano e l’orecchio medio. In alcuni casi, possono essere necessari esami audiometrici o timpano-metrici per valutare l’udito e la funzione del timpano.

Cura e trattamento dell’otite media

Il trattamento di questo disturbo varia a seconda della causa e della gravità del disturbo. L’OMA causata da virus di solito si risolve da sola entro poche settimane e non richiede alcun trattamento. L’OMA causata da batteri può richiedere un trattamento con antibiotici.

L’OME di solito non richiede alcun trattamento, ma in alcuni casi può essere necessario un intervento chirurgico per inserire dei tubi di timpanostomia (detti anche “dreni auricolari”) per drenare il fluido dall’orecchio medio.

Cura e trattamenti

La cura dell’otite media si basa su metodi tradizionali (medici) che variano a seconda della causa e della gravità del disturbo. Ecco una panoramica dei principali approcci terapeutici.

Antibiotici

Gli antibiotici sono il trattamento standard per l’OMA batterica, che si presenta con dolore improvviso, febbre e difficoltà di udito. La scelta dell’antibiotico varia in base all’età del paziente, alla gravità dell’infezione e alla sensibilità batterica.

Al contrario, gli antibiotici non sono generalmente utilizzati per l’OME, in quanto non è causata da batteri. Tuttavia, in alcuni casi di OME persistente o complicata, può essere necessaria una terapia antibiotica.

Antidolorifici e antipiretici

Farmaci come paracetamolo o ibuprofene possono essere utilizzati per alleviare il dolore all’orecchio e la febbre associati all’otite. È importante seguire attentamente le istruzioni per il dosaggio e non superare la dose raccomandata.

Alcune gocce auricolari contenenti anestetici locali o antidolorifici possono essere prescritte dal medico per ridurre il dolore all’orecchio.

Decongestionanti

I decongestionanti nasali a base di ossmetazolo o pseudoefedrina possono essere utili per ridurre il gonfiore delle tube di Eustachio, che collegano l’orecchio medio alla rinofaringe, facilitando il drenaggio del fluido.

I decongestionanti orali a base di pseudoefedrina o fenilefrina possono essere utilizzati in alternativa agli spray nasali, soprattutto nei bambini piccoli.

Timpanoplastica con inserimento dreni auricolari

In caso di OME persistente (più di tre mesi) o ricorrente, il medico può raccomandare l’inserimento di tubi di timpanostomia. Questi piccoli tubi vengono inseriti nel timpano per drenare il fluido dall’orecchio medio e ridurre il rischio di infezioni future.

La procedura è semplice e indolore, generalmente eseguita in ambulatorio in anestesia locale. I tubi di timpanostomia di solito cadono da soli dopo alcuni mesi, ma in alcuni casi può essere necessario rimuoverli chirurgicamente.

Intervento chirurgico

In casi rari e complessi, come mastoidite o perforazione del timpano, può essere necessario un intervento chirurgico più invasivo. La chirurgia mira a drenare l’infezione, riparare il timpano o ricostruire le ossa dell’orecchio medio.

È importante sottolineare che la scelta del metodo di cura per questo disturbo deve essere effettuata da un medico, il quale valuterà la causa, la gravità del disturbo e le condizioni generali del paziente.

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Rieducazione Vestibolare: ritrovare l’equilibrio e la stabilità

rieducazione vestibolare

La rieducazione vestibolare è un trattamento fisioterapico mirato a migliorare l’equilibrio e la coordinazione del corpo.

Si rivolge a persone che soffrono di vertigini, capogiri, instabilità posturale e altri disturbi legati al sistema vestibolare, la parte dell’orecchio interno responsabile del senso dell’equilibrio. In questo articolo di AudioMedica Varese vediamo cos’è la rieducazione vestibolare, soffermandoci sui benefici, sui principi su cui si basa e come si svolge il trattamento.

I benefici della rieducazione vestibolare

La rieducazione vestibolare può apportare numerosi benefici a chi soffre di disturbi dell’equilibrio. Tra i principali, ricordiamo:

  • Riduzione delle vertigini e del capogiro: Gli esercizi specifici aiutano a desensibilizzare il sistema vestibolare e a ridurre la frequenza e l’intensità delle vertigini e del capogiro.
  • Miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione: La rieducazione vestibolare aiuta a migliorare la capacità di mantenere l’equilibrio in posizione statica e dinamica, riducendo il rischio di cadute.
  • Aumento della stabilità posturale: Gli esercizi posturali rinforzano i muscoli del tronco e delle gambe, migliorando la stabilità del corpo e la sensazione di sicurezza durante i movimenti.
  • Riduzione della nausea e del vomito: Spesso associati alle vertigini, nausea e vomito possono essere alleviati con la rieducazione vestibolare.

In generale, la rieducazione vestibolare contribuisce a migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di disturbi dell’equilibrio, permettendo loro di svolgere le attività quotidiane con maggiore sicurezza e autonomia.

Come funziona

La rieducazione vestibolare si basa su una serie di esercizi specifici, personalizzati in base alle esigenze individuali del paziente. Gli esercizi possono essere suddivisi in diverse categorie:

  • Esercizi di stabilizzazione dello sguardo: Questi esercizi mirano a migliorare la capacità di fissare lo sguardo su oggetti in movimento o in condizioni di instabilità posturale.
  • Esercizi di controllo del capo: Gli esercizi di controllo del capo aiutano a migliorare la coordinazione tra i movimenti del capo e quelli del corpo.
  • Esercizi di riequilibrio: Questi esercizi prevedono l’assunzione di diverse posizioni, sia statiche che dinamiche, su superfici stabili e instabili, per migliorare la capacità di mantenere l’equilibrio.
  • Esercizi di coordinazione: Gli esercizi di coordinazione mirano a migliorare la capacità di coordinare i movimenti di diverse parti del corpo.
  • Esercizi propriocettivi: Questi esercizi stimolano la propriocezione, ovvero la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio, favorendo un miglior controllo del movimento.

Prevenire i disturbi vestibolari

Esistono alcuni accorgimenti che possono aiutare a prevenire i disturbi vestibolari:

  • Evitare l’esposizione a forti rumori: I rumori intensi possono stressare il sistema vestibolare e aumentare il rischio di vertigini.
  • Limitare il consumo di caffeina e alcol: Queste sostanze possono interferire con il funzionamento del sistema vestibolare.
  • Praticare regolarmente attività fisica: L’esercizio fisico aiuta a mantenere in salute il sistema vestibolare e a migliorare l’equilibrio.
  • Gestire lo stress: Lo stress può peggiorare i sintomi dei disturbi vestibolari. Tecniche di rilassamento come yoga o meditazione possono essere utili.

Inoltre, effettuando controlli regolari dall’otorinolaringoiatra, soprattutto in caso di frequenti vertigini o altri disturbi dell’equilibrio per escludere patologie sottostanti e studiare una strategia di trattamento.  

La rieducazione vestibolare rappresenta un valido strumento per il trattamento dei disturbi dell’equilibrio e per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

Se soffri di vertigini, capogiri o instabilità posturale, consulta un fisioterapista per valutare se la rieducazione vestibolare può essere la soluzione giusta per te. Contatta Audiomedica Varese.