Il Controllo Audiometrico, prenditi cura del tuo udito

controllo audiometrico

Il nostro udito è uno dei sensi più preziosi, in quanto contribuisce in modo significativo alla qualità della nostra vita.

Per preservare l’udito, occorre effettuare visite di prevenzione in modo regolare, come il controllo audiometrico. In questo articolo di Audiomedica Varese parliamo di questo esame dell’udito, essenziale soprattutto sul lungo termine.

L’Importanza della Salute Uditiva

La salute uditiva va oltre la percezione del suono; influisce sulla comunicazione, sulla sicurezza e sulla connessione con il mondo circostante.

La perdita uditiva non trattata può avere un importante impatto negativo sulla vita quotidiana, a partire dall’isolamento sociale fino a diventare un limite in alcuni ambienti.

Cos’è il Controllo Audiometrico

Il controllo audiometrico è un test di valutazione dell’udito che fornisce una panoramica dettagliata della capacità uditiva di un individuo.

Questa procedura non invasiva avviene attraverso un paio di cuffie, tramite si inviano al paziente stimoli uditivi per misurare la risposta dell’orecchio alle diverse frequenze e intensità.

Durante il test, il paziente indossa cuffie e risponde a stimoli uditivi emessi dal professionista. Le risposte vengono registrate, permettendo una valutazione accurata delle capacità uditive del paziente in diverse condizioni.

Quando Sottoporsi al Controllo Audiometrico

Sottoporsi a un controllo audiometrico dovrebbe essere considerato non solo in risposta a sintomi evidenti ma anche come parte di una strategia preventiva.

È consigliato iniziare i controlli periodici, specialmente per coloro in fasce di età specifiche o con fattori di rischio come esposizione prolungata a rumori elevati.

Come sempre, prevenire è meglio

La prevenzione è un aspetto cruciale della salute uditiva. Un controllo audiometrico preventivo offre la possibilità di individuare precocemente eventuali problemi uditivi.

L’identificazione tempestiva di sintomi di perdita di udito consente interventi mirati, che possono migliorare notevolmente le prospettive di trattamento e mantenendo una buona qualità uditiva nel tempo.

Interpretazione dei Risultati

La comprensione dei risultati del controllo audiometrico è cruciale. I professionisti della salute uditiva interpretano i dati e spiegano al paziente la loro condizione uditiva. Questo processo facilita la presa di decisioni informate sulle opzioni di trattamento e le soluzioni disponibili.

La tutela dell’udito è fondamentale soprattutto in alcuni ambiti lavorativi. Normative e obblighi aziendali impongono l’implementazione di controlli audiometrici per preservare la salute uditiva dei dipendenti esposti a rumori ambientali elevati. Grazie al controllo, si promuove un ambiente di lavoro sicuro, allo stesso tempo si contribuisce anche al benessere complessivo del personale.

Contatta Audiomedica Varese e prenota il tuo controllo audiometrico.

Prova Calorica Vestibolare, Come Funziona

prova calorica vestibolare

Il senso dell’equilibrio è fondamentale per svolgere attività quotidiane in modo sicuro e senza problemi.

Il sistema vestibolare, situato nell’orecchio interno, gioca un ruolo cruciale in questo processo. Quando si verificano disturbi dell’equilibrio come vertigini o sensazioni di instabilità, la Prova Calorica Vestibolare può essere uno strumento diagnostico vitale per identificare le cause sottostanti e fornire un trattamento mirato.

In questo articolo di AudioMedica Varese parliamo di questo esame, dalla sua importanza alle procedure.

Il Sistema Vestibolare

Responsabile della percezione dell’equilibrio e della posizione del corpo nello spazio, il sistema vestibolare si compone di canali semicircolari e sacche piene di liquido nell’orecchio interno.

Questi canali monitorano i movimenti della testa e forniscono informazioni al cervello per mantenere l’equilibrio. Quando questo sistema funziona correttamente, riusciamo a camminare, girarci e inclinarci senza problemi.

Prova Calorica Vestibolare, cos’è

La Prova Calorica Vestibolare è un test diagnostico utilizzato per valutare il funzionamento del sistema vestibolare.

Durante il test, una piccola quantità di calore viene applicata all’interno dell’orecchio interno, stimolando così il sistema vestibolare. Questo stimolo termico provoca la generazione di segnali nervosi che vengono inviati al cervello.

L’obiettivo è osservare come il sistema vestibolare risponde a questa stimolazione.

Prova Calorica Vestibolare, in cosa consiste

La Prova Calorica Vestibolare è un processo composto da diverse fasi.

in fase di preparazione, il paziente si siede comodamente in una poltrona reclinabile. Il professionista applica piccoli elettrodi sulla pelle intorno agli occhi per monitorare il movimento degli occhi. Durante la fase di stimolazione,si somministra una soluzione calda o fredda nell’orecchio interno, uno alla volta. In questo modo, si stimola il sistema vestibolare.

Durante l’applicazione della soluzione termica, si registrano i movimenti degli occhi attraverso gli elettrodi. Infine, si analizzano i dati raccolti per valutare la risposta del sistema vestibolare alla stimolazione termica.

Indicazioni sulla prova calorica vestibolare

La Prova Calorica Vestibolare è spesso utilizzata nella diagnosi di disturbi dell’equilibrio, inclusi:

– Vertigini idiopatiche parossistiche posizionali (VPPB)

– Neurite vestibolare

– Malattia di Menière

– Disfunzioni del sistema vestibolare

Risultati e Interpretazione

I risultati della Prova possono variare a seconda delle condizioni del paziente. Un risultato normale indica che il sistema vestibolare funziona correttamente.

Tuttavia, anomalie nei dati possono indicare la presenza di un disturbo dell’equilibrio specifico. Gli specialisti in otorinolaringoiatria sono in grado di interpretare questi dati e formulare una diagnosi precisa.

Preparazione e Cosa Aspettarsi

Prima della prova, potrebbe essere necessario evitare cibi, bevande o farmaci che potrebbero influenzare i risultati. Durante il test, è importante rimanere immobili e seguire le istruzioni del medico o del tecnico sanitario. Il test di solito dura circa 30-45 minuti e il paziente può sperimentare lievi vertigini o sensazioni di calore durante la procedura.

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Acufene Pulsante: Cause, Sintomi e Possibili Trattamenti

acufene pulsante

L’acufene pulsante è una condizione che può causare grande disagio e frustrazione.

Chi ne soffre percepisce un rumore ritmico all’interno dell’orecchio o interno, che riprende il battito cardiaco. Questa sensazione può influire negativamente sulla qualità della vita, disturbando il sonno, la concentrazione e il benessere emotivo. In questo articolo di AudioMedica Varese esploreremo le cause, i sintomi e i possibili trattamenti dell’acufene pulsante, fornendo informazioni utili per coloro che ne sono affetti.

Cause dell’acufene pulsante

Le cause di questo tipo di acufene possono essere diverse, ma le più comuni sono i problemi vascolari, come l’ipertensione o le alterazioni del flusso sanguigno nella zona dell’orecchio.

Altre possibili cause includono disturbi dell’orecchio interno, come la coclea patologica o la sindrome di Ménière. In alcuni casi, l’acufene pulsante può essere causato da problemi muscolari o scheletrici nella regione del collo e della testa. È fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata, al fine di identificare la causa sottostante e stabilire il trattamento più appropriato.

I sintomi dell’acufene pulsante

I sintomi associati all’acufene pulsante possono variare da individuo a individuo.

La sensazione più comune è quella di percepire il battito cardiaco nel o intorno all’orecchio, spesso accompagnato da disturbi del sonno, ansia e stress.

Alcune persone possono sperimentare una sensazione di pressione o pienezza all’orecchio, oltre a vertigini e perdita dell’udito. È importante sottolineare che l’acufene può influire negativamente sulla qualità della vita, causando irritabilità, difficoltà di concentrazione e frustrazione. Pertanto, è consigliabile cercare supporto medico e psicologico per gestire al meglio questa condizione.

Trattare questa condizione

Per quanto riguarda i trattamenti esistono diverse opzioni disponibili. In alcuni casi, i farmaci possono essere prescritti per alleviare i sintomi e ridurre l’intensità dell’acufene pulsante. Altri approcci terapeutici includono terapie cognitive-comportamentali, che mirano a modificare la percezione e la reazione all’acufene. Terapie sonore, come l’uso di apparecchi acustici o generatori di suoni, possono aiutare a mascherare il rumore e a favorire una maggiore tranquillità. È importante sottolineare che il trattamento può variare a seconda della causa sottostante e delle esigenze individuali. Pertanto, è fondamentale consultare un medico specializzato per valutare le opzioni più adatte.

Come gestire l’acufene pulsante nel quotidiano

Oltre ai trattamenti medici, è possibile adottare alcune strategie di gestione dell’acufene pulsante nella vita di tutti i giorni. L’utilizzo di dispositivi di mascheramento del rumore, come cuffie o apparecchi acustici, può aiutare a ridurre l’impatto del rumore pulsante. Inoltre, la pratica di tecniche di rilassamento, come la meditazione o la respirazione profonda, può contribuire a ridurre lo stress e favorire un maggior senso di calma.

È anche consigliabile cercare il supporto in associazioni. Infatti, la condivisione delle esperienze può essere un valido supporto emotivo.

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Protesi udito, come utilizzarle al meglio

protesi udito

L’udito è uno dei nostri sensi più importanti, in grado di connetterci con il mondo che ci circonda e consentirci di comunicare con gli altri.

Tuttavia, molte persone soffrono di perdita dell’udito, che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Fortunatamente, ci sono molte opzioni disponibili per chi cerca di migliorare la propria capacità uditiva, tra cui le protesi uditive.

Nell’articolo di oggi di Audiomedica Varese, parliamo di questo tipo di protesi e di come utilizzarle al meglio.

Cause della perdita dell’udito

La perdita dell’udito può avere diverse cause, tra cui l’invecchiamento, l’esposizione a rumori forti, infezioni, malattie come la meningite o l’otite media cronica, e lesioni alla testa.

La perdita dell’udito può essere graduale o improvvisa e può interessare uno o entrambi gli orecchi.

Tipi di protesi uditive

Ci sono diversi tipi di protesi uditive disponibili sul mercato, tra cui le protesi uditive in-the-ear (ITE), le protesi uditive retroauricolari (BTE), le protesi uditive canalicolari (ITC) e le protesi uditive completamente nel canale uditivo (CIC). Ognuna di queste protesi uditive ha caratteristiche specifiche e si adatta a diversi livelli di perdita dell’udito.

Come scegliere la protesi giusta

Per scegliere la protesi uditive giusta, è importante considerare una serie di fattori personali, tra cui il tipo e il grado di perdita dell’udito, lo stile di vita e le esigenze individuali.

Un audiologo o un medico specialista dell’udito saranno in grado di aiutarci a determinare le protesi uditive più adatte alle esigenze.

Come funzionano le protesi per l’udito

Le protesi uditive funzionano amplificando i suoni e trasmettendoli all’orecchio interno, dove vengono elaborati dal cervello. L’audiologo o il medico specialista dell’udito può adattare la protesi uditive alle specifiche esigenze di ogni paziente, regolando il volume e la frequenza degli amplificatori per migliorare la qualità dell’udito.

I vantaggi delle protesi uditive

Indossare una protesi uditive può avere molti vantaggi, tra cui migliorare la qualità della vita, aumentare la sicurezza, migliorare la comunicazione con gli altri, ridurre l’isolamento sociale e aumentare la partecipazione alle attività quotidiane. Le protesi uditive possono anche aiutare a prevenire ulteriori danni all’udito e proteggere gli orecchi dall’esposizione a rumori forti.

La manutenzione delle protesi uditive

È importante prendersi cura delle protesi uditive per garantire la loro durata e il loro corretto funzionamento. Ci sono diverse cose che si possono fare per mantenere le protesi uditive in buone condizioni, come pulirle regolarmente, evitare l’esposizione a umidità e sostituire le batterie quando necessario.

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Infarto dell’orecchio, cosa può provocare

infarto dell'orecchio

Causato solitamente da uno scorretto o errato apporto di ossigeno all’apparato uditivo, linfarto dell’orecchio, è una delle principali cause di sordità improvvisa.

Oggi, noi di AudioMedica Varese, vi spiegheremo cosa causa l’infarto dell’orecchio, i sintomi e come prevenirlo.

Cos’è l’infarto dell’orecchio

L’orecchio è ricco di vasi sanguigni che, se non vengono irrorati correttamente, causano l’infarto, detto anche ischemia cocleare, che prende il nome dall’arteria cocleare.

L’arteria cocleare, infatti, è il più importante vaso sanguignoche porta sangue e ossigeno a tutta la coclea, ovvero la struttura dell’orecchio interno che traduce l’informazione acustica in impulsi nervosi.

È l’unico vaso nella parte terminale dell’apparato uditivo, che quindi dipende totalmente da esso. Infatti, quando i tessuti della coclea muoiono o si danneggiano gravemente, risulta impossibile captare e trasmettere i suoni, l’ipoacusia.

Le cause più comuni dell’infarto all’orecchio

Tra le principali cause di infarto all’orecchio si hanno:

  • l’obesità
  • Ipertensione
  • diabete
  • fumo.

Queste condizioni di salute, infatti, influiscono in modo negativo sulla circolazione sanguigna. Se la pressione aumenta in modo considerevole, c’è il rischio di provocare un’embolia o una trombosi.

Cosa comporta

I sintomi dell’infarto all’orecchio, oltre all’ipoacusia solitamente monolaterale, sono la comparsa di acufeni e vertigini.

Tuttavia, per poter essere sicuri che si tratti di infarto all’orecchio occorre una visita specialistica con risonanza magnetica ed esami specifici, per confermare quanto accaduto.

Come prevenire l’infarto dell’orecchio

Come detto precedentemente, le persone più a rischio sono quelle in sovrappeso e fumatori; quindi, alla base di una buona prevenzione si ha uno stile di vita sano che può allontanare il rischio non solo di questa ma anche altre patologie, non solo a livello uditivo.

Smettere di fumare, mangiare sano e fare di attività fisica possono aiutare a prevenire questa patologia, oltre a essere un’ottima scelta a qualunque età. 

Per ridurre il rischio di ischemia all’orecchio è importante anche ricorrere alla prevenzione attraverso controlli frequenti dell’udito. Si consiglia di fare una visita almeno una volta all’anno.

Inoltre, è importante non sottovalutare i sintomi. Infatti, se il danno non è troppo grave e si interviene rapidamente, è possibile recuperare del tutto la capacità uditiva con un’adeguata terapia.

Vuoi prenotare una visita preventiva? Rivolgiti ai professionisti di AudioMedica Varese.

Vertigini e orecchie: come sono connesse?

vertigini e orecchi

Le vertigini sono un sintomo per cui il paziente ha la sensazione che l’ambiente attorno a lui si muova o ruoti.

Quando si parla di vertigini periferiche, la problematica potrebbe essere dovuta a problematiche causate dall’apparato vestibolare dell’orecchio interno. Quando invece si parla di Vertigini centrali, il problema potrebbe avere sede in vertigini centrali. Come sono connesse vertigini e orecchie?

Prima di poter trattare correttamente le vertigini, bisogna identificare le precise cause scatenanti. Spesso, indipendentemente dalla tipologia di vertigine, i soggetti possono avere sintomi comuni come nausea, vomito, perdita di equilibrio, sudorazione e/o perdita dell’udito.

Ne parliamo nell’articolo di oggi di Audiomedica Varese  

Tipologie di vertigini periferiche

Le vertigini possono insorgere a seguito di un problema all’apparato vestibolare dell’orecchio interno. La causa può essere dovuta a un’alterazione dell’apparato vestibolare, che è l’organo dell’equilibrio. Queste prendono il nome di vertigini periferiche.

Le vertigini periferiche possono essere causate da diversi motivi.

La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): ovvero la più comune causa di vertigini. È causata dalla formazione di cristalli di carbonato di calcio all’interno dei canali semicircolari che costituiscono l’apparato vestibolare. I cristalli, con il loro movimento, alterano il funzionamento dell’organo dell’equilibrio provocando la tipica sensazione dell’ambiente circostante che gira. Questa tipologia è più diffusa nella popolazione anziana ma, in rare circostanze piò presentarsi dopo infezioni all’orecchio o interventi chirurgici all’orecchio o traumi alla testa

La labirintite: ovverol’infiammazione del labirinto, l’insieme di tutti i canali semicircolari che costituiscono l’apparato vestibolare dell’orecchio interno.

La labirintite, generalmente, è causata da un’infezione virale, come un raffreddore o un’influenza. Oppure da un’infezione batterica, come l’otite. Più raramente, può derivare da un trauma cranico o da una reazione allergica.

La neuronite vestibolare è l’infiammazione, generalmente di origine virale, dei nervi che collegano il labirinto all’encefalo e permettono la regolazione precisa dell’equilibrio. I nervi infiammati trasmettono in maniera inadeguata i segnali nervosi dell’apparato vestibolare.

La sindrome di Ménière: una malattia dell’orecchio interno causata da un accumulo di endolinfa all’interno del labirinto. L’endolinfa è il liquido presente all’interno dei canali semicircolari dell’apparato vestibolare, che gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione dei segnali nervosi per la regolazione dell’equilibrio.

In genere, il medico, sottopone il soggetto a un breve questionario, dopodiché esegue un accurato esame obiettivo e analizza attentamente l’anamnesi. Infine, in base alle valutazioni precedenti, prescrive esami più approfonditi.

Per maggiori informazioni o per prenotare una visita, contatta AudioMedica Varese

Apparecchi acustici: tipologie e caratteristiche

apparecchi acustici

I primi apparecchi acustici vennero presentati a metà degli anni ’90, rivoluzionando il modo in cui venivano trattate le ipoacusie.

Rispetto ai modelli precedenti erano più adattabili in forma e dimensione e conquistarono il mercato in poco tempo. Gli apparecchi odierni sono tuttora basati sulla stessa tecnologia e si dividono in tipologie a seconda del posizionamento e del bisogno dell’utente.

Insieme ad Audio Medica Varese andiamo a scoprirle nel dettaglio.

Tipologie di apparecchi acustici

Gli apparecchi acustici si dividono principalmente in due tipologie: retroauricolari e endoauricolari.

I retroarticolari si distinguono a loro volta in BTE, dall’inglese Behind The Ear, e RIC, Receiver In the Canal. Gli endoauricolari invece sono disponibili in ITE, Inside The Ear, e CIC, Completely In the Canal.

Ogni apparecchio ha caratteristiche studiate per esigenze particolari. Vediamo quale modello è più adatto a chi e perché.

Le caratteristiche dei prodotti

I retroauricolari più classici sono i BTE: l’apparecchio è posizionato dietro l’orecchio, come suggerisce il nome, ed è collegato da un tubicino ad un inserto auricolare chiamato chiocciola inserito nell’orecchio del portatore.

Sono gli apparecchi di dimensioni più grandi e in grado di correggere qualsiasi grado di ipoacusia. La variante RIC ha il vantaggio di non richiedere alcun inserto auricolare, che a volte può causare infiammazioni all’orecchio.

Questo è possibile perché il trasduttore acustico non è fissato nell’apparecchio stesso, bensì è inserito nel condotto uditivo vicino al timpano e collegato da un sottile cavetto, e data la distanza minima tra i due garantisce meno perdite di segnale e una qualità di suono migliore.

Gli endoauricolari sono invece utilizzati per le ipoacusie lievi e medie e sono completamente inseriti all’interno dell’orecchio. La comodità e il basso impatto estetico sono però controbilanciati da possibili problematicità, come il fenomeno della retroazione, causato dalla vicinanza di ricevitore e microfono, o l’effetto di occlusione che aumenta l’intensità di volume percepita della propria voce.

Gli endoauricolari CIC sono una versione ancora più piccola degli ITE e vengono posizionati nella profondità del condotto uditivo così da risultare apparentemente invisibili; tuttavia, data la loro dimensione così ridotta, sono utilizzati solo in caso di ipoacusie lievi.

Non esitare a contattarci per una prima visita e per scoprire la soluzione più adatta alle tue esigenze